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Il futuro della sanità

Doctor with arms crossed holding stethoscope in foreground of hospital hallway

Immaginate di essere seduti in salotto. Tablet in mano, sfogliate le ultime uscite editoriali del mese. Dopo un minuto, trovate quello che vi interessa. Cliccate su download. Ed ecco pronto il libro da leggere. Senza essere usciti di casa. Senza nemmeno esservi alzati dal divano.

Immaginate di essere sempre nella stessa posizione, ma invece che gli ultimi libri usciti, state vagliando la migliore app di salute per monitorare la glicemia o state scegliendo un servizio di telemedicina. In pochi secondi, avete accesso a quanto state chiedendo.

La rivoluzione che sta interessando il mondo sanitario ha alcune analogie con ciò che sta succedendo nel mondo dell’editoria. I libri da tempo non sono solo più cartacei, ma digitali, in formato pdf, ebook o audio.

Nel 2020, gli e-book rappresentavano quasi un quarto del mercato statunitense.

Da noi in Italia gli ebook non hanno avuto la stessa fortuna ma sono comunque cresciuti: secondo un’indagine dell’Associazione Italiana Editori, se nel 2019 ebook e audiolibri rappresentavano il 5,3% del mercato, nel 2020 rappresentano il 7,4%.

La rivoluzione riguarda anche il modo in cui fruiamo dei libri cartacei: i testi oggi vengono pubblicati su richiesta anziché essere stampati in gran numero e tenuti in magazzino.

Allo stesso modo, l'assistenza sanitaria ha da tempo abbracciato la rivoluzione digitale. In alcuni paesi, come gli Stati Uniti, va a passo sostenuto, da noi in Italia fino a prima dello scoppio della pandemia da Sars-Cov2 le cose andavano piuttosto a rilento, ma in questi due anni abbiamo assistito a un’importante accelerazione: telemedicina, test genomici, raggi X letti da algoritmi di intelligenza artificiale, dispositivi impiantabili, hanno trasformato il volto dell'assistenza.

I servizi assistenziali diventano via via più fruibili, immediatamente accessibili, così come i libri si possono facilmente scaricare online.

Tutto questo soppianterà la medicina in presenza o un bel pomeriggio passato a osservare gli scaffali delle librerie, immersi nel rassicurante profumo della carta?

Certamente, no. Saranno due mondi, digitale e in presenza, che continueranno a esistere.

Servizi medici virtuali

Oggi esistono diversi store online dove è possibile scaricare libri, alcuni anche gratuitamente. Allo stesso modo, il web pullula di app di tipo medico che aiutano a mantenersi in forma, a controllare i parametri vitali o entrare in contatto con professionisti sanitari per avere consigli. In alcuni siti di cliniche o di altri servizi sanitari esistono chat alimentate da intelligenza artificiale (chatbot) che aiutano gli utenti a trovare le informazioni che cercano, in alcuni casi anche a capire di cosa si sta soffrendo, chiedendo i sintomi. Molte aziende si stanno attrezzando per poter offrire assistenza sanitaria in modalità di telemedicina ai propri dipendenti. Gli assistenti virtuali che abbiamo in casa nostra possono aiutarci ad assumere le medicine in modo corretto. In mezzo a tutta questa concorrenza all’ospedale tradizionale, c’è il rischio che le strutture o il personale che vi lavora diventino meno competenti? È azzardato supporre qualcosa di simile, ma la domanda è lecita.

Algoritmi più intelligenti

I modelli analitici e predittivi ora sono importanti quasi quanto le raccomandazioni personali. Una volta, quando si voleva un consiglio per un libro, o un dottore, si chiedeva ai conoscenti o ai familiari. Lo facciamo ancora, ma prima chiediamo un parere anche a Google (per i libri) che diventa Dottor Google, se cerchiamo informazioni in ambito medico. Il dottor Google che tanti medici temono.

Ma non finisce qui: quando facciamo ricerche, colossi web come Amazon, Apple o Google sono altrettanto propensi a offrire i loro suggerimenti, anche non richiesti. Sanno chi siamo, conoscono le nostre abitudini di acquisto, quali testi abbiamo già acquistato, quali malattie e sintomi abbiamo controllato e quale sia il tempo di attesa per ordinare un libro o essere assistiti al pronto soccorso.

Fusioni e acquisizioni in sanità

Secondo PWC, le fusioni e le acquisizioni nel settore sanitario sono cresciute del 56% nel 2021 e la tendenza dovrebbe continuare nel 2022. Un rapporto dell'Istituto IQVIA ha rilevato circa 350.000 applicazioni per la salute digitale nei principali app store. E i maggiori rivenditori statunitensi stanno tutti investendo molto nel settore sanitario. Amazon, uno dei principali attori nel dirompente business dei libri elettronici, e che ora vanta anche librerie fisiche, si sta muovendo in modo aggressivo verso l'assistenza sanitaria, sia virtuale sia di persona.

Implicazioni per il futuro della sanità

Quali sono le implicazioni per il futuro dell'assistenza? È interessante notare che entrambe le attività, la lettura dei libri e l’assistenza sanitaria, evocano una notevole nostalgia per un passato forse mitico. Sebbene ci siano meno librerie fisiche di quante ce ne fossero una volta, i libri sono in realtà più accessibili che mai. Il medico di famiglia oggi è molto più raggiungibile al telefono o online e, con gli investimenti previsti dal PNRR che rafforzeranno l’assistenza domiciliare, farà molte più visite a domicilio o presso gli Ospedali di Comunità. L’obbiettivo è proprio quello di migliorare l’assistenza sanitaria territoriale, che in molti casi si è rivelata carente, sgravando le attività degli ospedali più strutturati a cui saranno destinate le acuzie e le emergenze.

Avere tutte queste scelte può essere allettante: comprare un libro online senza uscire, oppure fare il vaccino anti Covid in farmacia, sotto casa, senza dover andare in ospedale, sono cambiamenti significativi. I servizi stanno andando dalle persone, non capita più il contrario. La medicina diventerà sempre più di prossimità.

Ma tante opzioni possono confondere: nonostante la tecnologia, le persone vogliono comunque poter scegliere se comprare il libro online o in libreria e vogliono essere sicure di trovare un posto letto in un grande ospedale, laddove l’assistenza territoriale non fosse più sufficiente.

La digitalizzazione e il crescente uso dell’Intelligenza Artificiale stanno già cambiando i processi sanitari. La sfida è saper governare questo cambiamento.

Articolo liberamente tratto e adattato per l'Italia dall'originale.

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